03/12/2012 10:12 |
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| | OFFLINE | Post: 106 | Registrato il: 13/11/2012 | Città: CENTO | Età: 50 | Sesso: Maschile | USER | |
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Ho letto sulle pagine di GAET il racconto del crepuscolo dell'ippica raccontato da Tony Porzio. Dal titolo dell'articolo mi aspettavo un mea culpa, invece il retrogusto e' l'impressione di sentire Wanna Marchi parlare del crepuscolo della vita (intesa come deficenza senile, quella su cui ha marciato per anni la fattucchiera Bolognese). Saro' arido ma non mi e' venuto da versare una sola lacrima, al contrario avrei qualche quesito:
1) il sig.Porzio e' conscio che il suo comportamento ha contribuito in maniera copiosa alla disaffezzione del pubblico (considerando poi che Palermo, nell'ippica, e' la Mecca delle nefandezze)?
2) durante lo sciagurato sciopero di fine 2011, che aveva senso solo se si fosse ottenuta la testa di Ruffo, e' mai sovvenuto al Porzio che si stava invece andando verso la legittimazione del Ruffo stesso e dei suoi conflitti di interesse? (visto che ora scarica sul pretonzolo i suoi tardivi moccoli)
3) durante lo sciopero, i sacrifici derivanti dallo stesso, il Porzio li ha pagati di persona o li ha scaricati sui suoi proprietari incassando comunque le pensioni dei 130 cavalli in allenamento?(qui farei i conti della serva perche' considerando un minimo box di 3x2 e un minimo paddock di 10x20 ad equino i 30 dipendenti (certamente regolari) di Porzio mi auguro lavorino motomuniti)
I tre quesiti sopra stanti sono rivolti al Porzio in quanto latore della commovente missiva ma, per sillogismo, sono evidentemente diretti a tutti gli allenatori d'Italia.
Il quarto quesito e' invece rivolto proprio al sig.Porzio e a tutti i suoi colleghi Siciliani. Piu' volte avete minacciato una "scissione" dell'ippica Siciliana dall'Italia in quanto, a vostro dire, avete ottenuto, negli anni, meno danari di quanti fatti guadagnare allo Stato sotto forma di scommesse sulle corse Isolane. Contate di perseguire questa strada per il futuro (ci conto)?
Francis il mulo parlante |
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03/12/2012 22:41 |
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| | OFFLINE | Post: 10.083 | Registrato il: 08/09/2010 | Città: GIUGLIANO IN CAMPANIA | Età: 46 | Sesso: Maschile | AMMINISTRATORE | |
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francis73, 03/12/2012 10:12:
Ho letto sulle pagine di GAET il racconto del crepuscolo dell'ippica raccontato da Tony Porzio. Dal titolo dell'articolo mi aspettavo un mea culpa, invece il retrogusto e' l'impressione di sentire Wanna Marchi parlare del crepuscolo della vita (intesa come deficenza senile, quella su cui ha marciato per anni la fattucchiera Bolognese). Saro' arido ma non mi e' venuto da versare una sola lacrima, al contrario avrei qualche quesito:
1) il sig.Porzio e' conscio che il suo comportamento ha contribuito in maniera copiosa alla disaffezzione del pubblico (considerando poi che Palermo, nell'ippica, e' la Mecca delle nefandezze)?
2) durante lo sciagurato sciopero di fine 2011, che aveva senso solo se si fosse ottenuta la testa di Ruffo, e' mai sovvenuto al Porzio che si stava invece andando verso la legittimazione del Ruffo stesso e dei suoi conflitti di interesse? (visto che ora scarica sul pretonzolo i suoi tardivi moccoli)
3) durante lo sciopero, i sacrifici derivanti dallo stesso, il Porzio li ha pagati di persona o li ha scaricati sui suoi proprietari incassando comunque le pensioni dei 130 cavalli in allenamento?(qui farei i conti della serva perche' considerando un minimo box di 3x2 e un minimo paddock di 10x20 ad equino i 30 dipendenti (certamente regolari) di Porzio mi auguro lavorino motomuniti)
I tre quesiti sopra stanti sono rivolti al Porzio in quanto latore della commovente missiva ma, per sillogismo, sono evidentemente diretti a tutti gli allenatori d'Italia.
Il quarto quesito e' invece rivolto proprio al sig.Porzio e a tutti i suoi colleghi Siciliani. Piu' volte avete minacciato una "scissione" dell'ippica Siciliana dall'Italia in quanto, a vostro dire, avete ottenuto, negli anni, meno danari di quanti fatti guadagnare allo Stato sotto forma di scommesse sulle corse Isolane. Contate di perseguire questa strada per il futuro (ci conto)?
Francis il mulo parlante
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04/12/2012 14:11 |
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| | OFFLINE | Post: 230 | Registrato il: 13/09/2012 | Sesso: Maschile | USER | |
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francis73, 03/12/2012 10:12:
Ho letto sulle pagine di GAET il racconto del crepuscolo dell'ippica raccontato da Tony Porzio. Dal titolo dell'articolo mi aspettavo un mea culpa, invece il retrogusto e' l'impressione di sentire Wanna Marchi parlare del crepuscolo della vita (intesa come deficenza senile, quella su cui ha marciato per anni la fattucchiera Bolognese). Saro' arido ma non mi e' venuto da versare una sola lacrima, al contrario avrei qualche quesito:
1) il sig.Porzio e' conscio che il suo comportamento ha contribuito in maniera copiosa alla disaffezzione del pubblico (considerando poi che Palermo, nell'ippica, e' la Mecca delle nefandezze)?
2) durante lo sciagurato sciopero di fine 2011, che aveva senso solo se si fosse ottenuta la testa di Ruffo, e' mai sovvenuto al Porzio che si stava invece andando verso la legittimazione del Ruffo stesso e dei suoi conflitti di interesse? (visto che ora scarica sul pretonzolo i suoi tardivi moccoli)
3) durante lo sciopero, i sacrifici derivanti dallo stesso, il Porzio li ha pagati di persona o li ha scaricati sui suoi proprietari incassando comunque le pensioni dei 130 cavalli in allenamento?(qui farei i conti della serva perche' considerando un minimo box di 3x2 e un minimo paddock di 10x20 ad equino i 30 dipendenti (certamente regolari) di Porzio mi auguro lavorino motomuniti)
I tre quesiti sopra stanti sono rivolti al Porzio in quanto latore della commovente missiva ma, per sillogismo, sono evidentemente diretti a tutti gli allenatori d'Italia.
Il quarto quesito e' invece rivolto proprio al sig.Porzio e a tutti i suoi colleghi Siciliani. Piu' volte avete minacciato una "scissione" dell'ippica Siciliana dall'Italia in quanto, a vostro dire, avete ottenuto, negli anni, meno danari di quanti fatti guadagnare allo Stato sotto forma di scommesse sulle corse Isolane. Contate di perseguire questa strada per il futuro (ci conto)?
Francis il mulo parlante
Come ho detto più volte, l'ippica italiana rappresenta lo specchio dello sfascio del nostro paese. Nessuno che voglia e sappia mai assumersi le proprie responsabilità visto che in tutto questo marciume qualcuno a cui dare la colpa in maniera legittima lo si trova sempre. L'italia è il paese dello scaricabaribile e del "io non c'ero e se c'ero dormivo". La situazione è talmente ingarbugliata e fitta di connivenze che anche i maggiori colpevoli possono con prove alla mano scaricare le responsabilità su altri e così via in una catena infinita. Ognuno ha le proprie valide ragioni ma le mie domande per ciascuno di noi sono semplicemente due:
1) Perchè non iniziamo ad ammettere tutti i benefici che ciascuno di noi ha ottenuto da certe situazioni poco chiare nel corso degli anni ed iniziamo intanto a correggere i nostri comportamenti invece di pretendere che siano gli altri a farlo per primi?
2) Sono più che consapevole del fatto che soprattutto in certi ambienti denunciare malaffare e situazioni poco pulite significhi nel migliore dei casi essere emarginati dal sistema o alla peggio essere eliminati anche fisicamente, però mi chiedo perchè nel nostro paese prima di denunciare pubblicamente qualcosa occorre aver perduto ormai tutto ed essere con l'acqua alla gola o con la pistola alla tempia?
Ancora una volta bravo Francis
[Modificato da sperl@k 04/12/2012 14:13]
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"Vivere è come amare: tutte le ragioni sono contro, tutti i sani istinti sono a favore" |
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